Conversazione 14/02/2015
Conversazioni 2014/2015
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14 febbraio 2015
“IO SONO GAUDIUM ET SPES” (GIOVANNI PAOLO II SULLA FAMIGLIA)
LA DIGNITÀ ATTUALE DELLA FAMIGLIA UMANA - CATECHESI SU GAUDIUM ET SPES
LA COMUNITÀ DEGLI UOMINI
(GS NN. 23-32)
Il moltiplicarsi delle relazioni tra gli uomini costituisce uno degli aspetti più importanti del mondo di oggi, al cui sviluppo molto contribuisce il progresso tecnico contemporaneo.
Tuttavia il fraterno dialogo tra gli uomini non trova il suo compimento in tale progresso, ma più profondamente nella comunità delle persone, e questa esige un reciproco rispetto della loro piena dignità spirituale.
24. L’indole comunitaria dell'umana vocazione nel piano di Dio.
Iddio, che ha cura paterna di tutti, ha voluto che tutti gli uomini formassero una sola famiglia e si trattassero tra loro come fratelli. Tutti, infatti, creati ad immagine di Dio" che da un solo uomo ha prodotto l'intero genere umano affinché popolasse tutta la terra: " (At17,26), sono chiamati al medesimo fine, che è Dio stesso.
Perciò l'amor di Dio e del prossimo è il primo e più grande comandamento. E evidente
che ciò è di grande importanza per degli uomini sempre più dipendenti gli uni dagli altri e per un mondo che va sempre più verso l'unificazione . Anzi, il Signore Gesù, quando prega il Padre perché " tutti siano una cosa sola, come io e tu siamo una cosa sola (Gv17,21), aprendoci prospettive inaccessibili alla ragione umana, ci ha suggerito una certa similitudine tra l'unione delle Persone divine e l'unione dei figli di Dio nella verità e nell'amore.
Questa similitudine manifesta che l'uomo, il quale in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stesso, non possa ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé.
Come coltivo la conoscenza e l'amore verso la famiglia umana (letture, documentari, internet, incontri con stranieri, viaggi,...)?
26. Promuovere il bene comune.
Dall'interdipendenza sempre più stretta e piano piano estesa al mondo intero deriva che il bene comune -- cioè l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente -- oggi vieppiù diventa universale, investendo diritti e doveri che riguardano l'intero genere umano.
Pertanto ogni gruppo deve tener conto dei bisogni e delle legittime aspirazioni degli altri gruppi, anzi del bene comune dell'intera famiglia umana. Contemporaneamente cresce la coscienza dell'eminente dignità della persona umana, superiore a tutte le cose e i cui diritti e doveri sono universali e inviolabili.
Posso fare esempi di come costruiamo il bene comune coniugale o familiare nella nostra vita quotidiana?
Occorre perciò che sia reso accessibile all'uomo tutto ciò di cui ha bisogno per condurre una vita veramente umana, come il vitto, il vestito, l'abitazione, il diritto a scegliersi liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, il diritto all'educazione, al lavoro, alla reputazione, al rispetto, alla necessaria informazione, alla possibilità di agire secondo il retto dettato della sua coscienza, alla salvaguardia della vita privata e alla giusta libertà anche in campo religioso.
L'ordine sociale pertanto e il suo progresso debbono sempre lasciar prevalere il bene delle persone, poiché l'ordine delle cose deve essere subordinato all'ordine delle persone e non l'inverso, secondo quanto suggerisce il Signore stesso quando dice che il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato.
Quell'ordine è da sviluppare sempre più ... Lo Spirito di' Dio, che con mirabile provvidenza dirige il corso dei tempi e rinnova la faccia della terra, è presente a questa evoluzione. II fermento evangelico suscito e suscita nel cuore dell'uomo questa irrefrenabile esigenza di dignità.
27. Rispetto della persona umana.
Scendendo a conseguenze pratiche di maggiore urgenza, il Concilio inculca il rispetto verso l'uomo: ciascuno consideri il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro " se stesso ", tenendo conto della sua esistenza e dei mezzi necessari per viverla degnamente, per non imitare quel ricco che non ebbe nessuna cura del povero Lazzaro.
Con quali, parole, gesti, adoni e pensieri coltivo nei miei familiari la consapevolezza della loro dignità?
28. Il rispetto e l'amore per gli avversari.
Il rispetto e l'amore deve estendersi pure a coloro che pensano od operano diversamente da noi nelle cose sociali, politiche e persino religiose, poiché con quanta maggiore umanità e amore penetreremo nei loro modi di vedere, tanto più facilmente potremo con loro iniziare un dialogo.
Posso fare degli esempi per come ho cercato di comprendere il punto di vista di una persona che non era in accordo con me (coniuge, genitore, figlio, collega di lavoro, amico)?
29. La fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini e la giustizia sociale.
Invero è doloroso constatare che quei diritti fondamentali della persona non sono ancora e dappertutto garantiti pienamente. Avviene così quando si nega alla donna la facoltà di scegliere liberamente il marito e di abbracciare un determinato stato di vita, oppure di accedere a un'educazione e a una cultura pari a quelle che si ammettono per l'uomo. In più, benché tra gli uomini vi siano giuste diversità, la uguale dignità delle persone richiede che si giunga a condizioni di vita più umane e giuste.
Nella nostra famiglia le donne hanno gli stessi diritto degli uomini?
30. Occorre superare l'etica individualistica.
La profonda e rapida trasformazione delle cose esige, con più urgenza, che non vi sia alcuno che, non prestando attenzione al corso delle cose e intorpidito dall'inerzia, si contenti di un'etica puramente individualistica.
Anzi molti, in certi paesi, tengono in poco conto le leggi e le prescrizioni sociali.
Non pochi non si vergognano di evadere, con vari sotterfugi e frodi, le giuste imposte o altri obblighi sociali.
Altri trascurano certe norme della vita sociale, ad esempio ciò che concerne la salvaguardia della salute, o le norme stabilite per la guida dei veicoli, non rendendosi conto di metter in pericolo, con la loro incuria, la propria vita e quella degli altri. Che tutti prendano sommamente a cuore di annoverare le solidarietà sociali tra i principali doveri dell'uomo d'oggi, e di rispettarle.
Infatti quanto più il mondo si unifica, tanto più apertamente gli obblighi degli uomini superano i gruppi particolari e si estendono a poco a poco al mondo intero. E ciò non può avvenire se i singoli uomini e i gruppi non coltivano le virtù morali e sociali e le diffondono nella società, cosicché sorgano uomini nuovi, artefici di una umanità nuova, con il necessario aiuto della grazia divina.
Come considero le leggi dello stato? Posso fare un esempio di qualche legge dello stato che realizzo volentieri e che aiuta alla realizzazione della mia vita personale?
31. Responsabilità e partecipazione.
Affinché i singoli uomini assolvano con maggiore cura il proprio dovere di coscienza verso se stessi e verso vari gruppi di cui sono membri, occorre educarli con diligenza ad acquisire una più ampia cultura spirituale, utilizzando gli enormi mezzi che oggi sono a disposizione del genere umano.
Innanzitutto l'educazione dei giovani, di qualsiasi origine sociale, deve essere impostata in modo da suscitare uomini e donne, non tanto raffinati intellettualmente, ma di forte personalità, come è richiesto fortemente dal nostro tempo. Ma a tale senso di responsabilità l'uomo giunge con difficoltà se le condizioni della vita non gli permettono di prender coscienza della propria dignità e di rispondere alla sua vocazione, prodigandosi per Dio e per gli altri.
Invero la libertà umana spesso si indebolisce qualora l'uomo cada in estrema indigenza, come si degrada quando egli stesso, lasciandosi andare a una vita troppo facile, si chiude in una specie di aurea solitudine.
Affinché poi tutti i cittadini siano spinti a partecipare alla vita dei vari gruppi di cui si compone il corpo sociale, è necessario che trovino in essi dei valori capaci di attirarli e di disporli al servizio degli altri.
Si può pensare legittimamente che il futuro dell'umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza.
Che cosa stimo e amo del nostro benessere?
32. II Verbo incarnato e la solidarietà umana.
Tale carattere comunitario è perfezionato e compiuto dall'opera di Cristo Gesù.
Lo stesso Verbo incarnato volle essere partecipe della solidarietà umana.
Prese parte alle nozze di Cana, entrò nella casa di Zaccheo, mangiò con i pubblicani e i peccatori...
Comandò inoltre agli apostoli di annunciare il messaggio evangelico a tutte le genti, perché il genere umano diventasse la famiglia di Dio, nella quale la pienezza della legge fosse l'amore...
Questa solidarietà dovrà sempre essere accresciuta, fino a quel giorno in cui sarà consumata; in quel giorno gli uomini, salvati dalla grazia, renderanno gloria perfetta a Dio, come famiglia amata da Dio e da Cristo, loro fratello.
Quale idea ho di Gesù? Mi sembra una persona socievole e solitaria? Credo che lui partecipi alla mia vita personale e familiare? Se non perché? Se si come?