Preghiera della gioa, giubilo... - cpfconsultoriosassari.it

Vai ai contenuti

Preghiera della gioa, giubilo...

Conversazioni 2007/2008

 

Preghiera della gioia, del giubilo e del canto

Ringraziamento e Supplica

La coppia è nel suo nascere (innamoramento) e nel suo atto più specifico (unione intima) particolarmente caratterizzata dalla gioia.
In quanto concepisce la vita umana nella gioia più intensa ed estatica caratterizza questa stessa vita come un evento di gioia.
L'unione dei cromosomi paterni e materni in ogni cellula umana ne sono il geniale e vivificante ricordo.
Allo stesso momento chiede questa genetica nuziale alla persona umana di cogliere in ogni azione - possibile grazie al proprio codice genetico nuziale -  l'aspetto gioioso in sintonia con la sua origine festosamente ed intimamente gioiosa e piacevole.
Di fatto ogni Dna ci dice: ricorda che io compongo e guido i nervi perché sono stato gioiosamente unito. Io porto la gioia sponsale nelle cellule degli occhi, della pelle, nei sensi ovunque nel corpo. Il Dna è la memoria vivificante del fatto che tutta la persona umana prima di tutto è un evento amabile di gioia. Questa consapevolezza gioiosa di sé non viene spontaneamente, ma richiede un'educazione intelligente e costante.
Gioiamo di ciò che amiamo e desiderio nel momento in cui realizziamo o possediamo ciò che amiamo o desideriamo.
Se ho fame amo e desidero mangiare. Nel momento del mangiare ne provo gioia. La gioia viene dal fatto che sperimento il cibo come grande valore per la mia vita e che mangiando diventa mio!
Con questa analisi si rivela il dinamismo della gioia: la gioia scatta solo quando entro in possesso di un valore che desidero e amo. Se mangio distratto non provo gioia nel mangiare o se mangio ciò che non amo e desidero non ne gioisco.
Tutta la vita, tutta la creazione in quanto buona, vale a dire il male escluso, è degna d'essere amata e desiderata. Tutta la vita e tutta la creazione perciò è una potenziale gioia.
E' ciò che gli sposi sperimentano nell'intimità: tutta la loro vita donata uno all'altro fa gioire profondamente.
Posso scegliere il mio camminare come motivo di gioia, il coniuge me lo fa sperimentare mentre bacia le mie gambe.
Posso gioire dei miei occhi, il coniuge li celebra con il suo sguardo.
Posso gioire del vento o della pioggia.
Posso nutrire contentezza per il lavoro. Sono tutte gioie educabili nella misura in cui mi dico bene i valori che implicano e realizzano. I coniugi sono chiamati a svelarsi la gioibilità di tutta la realtà.
Chi è il garante per eccellenza di questa gioibiltà della realtà? Il Creatore.
Il molto buono dell'inizio è la chiave d'interpretazione per tuta la creazione che Dio consegna alla prima coppia per poter gioire della Sua opera. Per questo motivo la preghiera di Gesù, i salmi, è piena di espressioni di gioia nei confronti di Dio e della sua creazione: il nostro mondo:  
"Gioisca il monte di Sion, esultino le città di Giuda a motivo dei tuoi giudizi." (Sal 47, 12)
"Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra." (Sal 47, 2)
"Io invece esulterò nel Signore, per la gioia della sua salvezza. Tutte le mie ossa dicano: "Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?" (Sal 34, 9-10)
"Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, esulto per l'opera delle tue mani." (Sal 91)
"Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbandono vino e frumento." (Sal 4)
"Gioia piena nelle tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra." (Sal 15)
""Io pongo sempre innanzi a me il Signore, … Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima, anche il mio corpo riposa al sicuro." (Sal 15)
Dio è in grado di far gioire immensamente ed intensamente. Secondo Maria (Magnificat) e Gesù nei salmi Dio fa esultare di gioia.
Se non mi fa gioire la presenza di Dio, il suo essere e le sue azioni ed opere posso essere certissimo d'aver un'erronea idea o percezione di Dio. E' ora di aggiornare la mia esperienza di Dio all'esperienza di Dio di Gesù rivelata nei salmi.
Immaginarsi Dio gioioso, felice, beato per il proprio essere e la bontà dell'essere creato, me stesso, il coniuge e i figli inclusi, contribuisce molto a scoprire e a frequentare Dio come fonte di gioia indistruttibile.
Chiamare Dio "gioia mia" e " gioia nostra" fa approfondire questa consapevolezza. Sommando il numero di motivi di gioia e riconoscendo in Dio l'Origine di tutte le gioie fa sì che si comincia amare Dio in modo esultante. Il giubilo di Dio, di Cristo è l'atteggiamento più corrispondente all'intensità d'amore con la quale Cristo ci ama.

Canto

Il canto intensifica e solennizza in modo particolare la preghiera ed unifica chi lo esegue. In quanto l'amore fa cantare sarebbe un grande dispiacere per Cristo se la coppia lo priva del dolce suono delle loro voci innamorate. Insegnare ai bambini i canti di chiesa può essere di particolare divertimento.
Cercare di costruirsi un repertorio nuziale di canti in onore di Dio, e anche profani, testimonia particolare vitalità della vita familiare. In macchina, passeggiando a casa dopo cena o di domenica canti possono contribuire molto a migliorare l'atmosfera familiare.
Canti per l'avvento, il Natale, la Quaresima, la Pasqua e le feste mariane sono in grado di permeare in modo semplice e profondo la vita coniugale e familiare dei misteri della vita di Cristo e della sua Chiesa.

Ringraziamento

Il "grazie" è l'atteggiamento di chi riceve e sa apprezzare il dono. Di nuovo la condizione di fondo della coppia si basa sul dono reciproco.
Educarsi a dirsi grazie per poter dire insieme grazie a Dio per tutto quanto esiste forma una mentalità di sincera umiltà, frutto della consapevolezza di aver ricevuto infinitamente di più di quanto si merita.
Dire ad alta voce insieme ogni giorno grazie per eventi e azioni concreti della giornata a Cristo cementa la sua centralità vivificante per la coppia ed educa la stessa coppia alla consapevolezza che essere è prima di tutto dono. In questo può di nuovo essere mirabilmente interprete dell'amore di Dio e della preziosità dell'essere da lui creato.
La consapevolezza che Dio mi sta comunicando ogni momento il mio essere, dovrebbe suscitare in me sia la percezione dell'onore di poter esistere sia dell'attualità del mio esistere sempre nuovo in ogni secondo.
Chi pensa bene questo potrà difficilmente sottrarsi al desiderio di ringraziare colui che di tutto questo è l'iniziatore e realizzatore: Cristo Gesù.
La coppia è esperta in dono. Si costituisce proprio nel dono reciproco delle due persone che appunto donandosi si costituiscono come coppia. Di fatto in particolari momenti d'intimità si avverte in modo impellente il desiderio di ringraziare dal più profondo del cuore la persona amata per il dono che fa di se stessa a me.
Da questo atteggiamento riconoscente è un passo piccolo per il ringraziamento verso Dio, il Cristo amore, che mi da in dono il mio coniuge con tutta la gioia del suo amore.
Riconoscendo nell'essere umano il microcosmo di tutta la creazione il grazie a Dio per il coniuge dovrebbe essere il fondamento per poter ringraziare per ogni aspetto di bontà presente nella creazione.
I coniugi possono aiutarsi reciprocamente a ringraziare per tutto ciò che li viene donato giorno dopo giorno. Bambini hanno una grande sensibilità e fantasia per quanto si può ringraziare a fine giornata.
Se i genitori suggeriscono alcune cose ai bambini partono in ringraziamenti lungi e dettagliati.
La preghiera si trasforma davvero in un evento familiare.

Supplica

Tante sono le necessità della coppia, della famiglia. Non basta viverle sotto forma di preoccupazione quotidiana.
Ogni preoccupazione è degna di essere trasformata in preghiera in quanto già è vissuta da Cristo come una sua preoccupazione di qualsiasi tipo sia, che il marito si sia rotto il piede, che la moglie ha perso il lavoro, che il figlio ha difficoltà a parlare, che la figlia non trova un fidanzato sempre è già prima una preoccupazione per Dio perché lui vive la nostra vita di coppia, la nostra vita di famiglia più intensamente di noi stessi rivelandone la dignità e la preziosità.
I coniugi sono invitati a diventarsi custodi reciproci che aiutano l'altro a trasformare la propria preoccupazione in supplica comune. Quando vedo la moglie preoccupata conviene prendere in mano le sue mani invitarla a sedersi e pregare, mano nella mano, per la difficoltà che offusca il suo volto.
Anche i bambini si possono educare a rivolgersi in qualsiasi disagio a Cristo per chiedere il suo aiuto.

Per la riflessione:

Sono abituato a immaginarmi Dio con il viso gioioso? Mentre prego gioisco di Dio?
Per che cosa ho giubilato nella mia vita?
Quale valore ha il canto nella mia/nostra vita? Quali canti trasmettiamo ai nostri figli?
La parola "grazie" mi è familiare? Se sì in che senso? Per che cosa ringrazio Dio?
Posso elencare per che cosa supplico Cristo? Con quale frequenza lo faccio? Preghiamo per i nostri problemi-conflitti coniugali e familiari insieme? Siamo complici nella preghiera? Viviamo insieme davanti a Dio?


Oggi é e sono le ore - Aggiornato il 30/11/2024

: cpf.consultorio@tiscali.it

Torna ai contenuti